REGOLAMENTO ATTUATIVO DEL CODICE DI COMPORTAMENTO “La Girandola” acsd ps/ c.f.=93206590874
INTRODUZIONE
La previsione di un accrescimento del numero di Soci e la molteplicità delle funzioni, che, da loro possono essere svolte, hanno indotto l’Associazione a rivisitare le proprie raccomandazioni di autoregolazione professionale e deontologica. In tale contesto e al fine di dare attuazione più esplicita ed efficace alle norme deontologiche di cui agli articoli 6 par.1 (doveri dei Soci), 5 par.1e (perdita dello status di Socio), 10 par.8h (vigilanza del Consiglio Direttivo) dello Statuto, si è provveduto a redigere un Regolamento attuativo del Codice di Comportamento.
In particolare, Il Presidente del Consiglio Direttivo, il Consiglio Direttivo, il Comitato ed i Responsabili delle Funzioni interne devono dare concretezza ai valori e ai principi contenuti nel Codice, facendosi carico delle responsabilità verso l’interno e verso l’esterno e rafforzando la fiducia, la coesione e lo spirito di gruppo.
SEZIONE I: PRINCIPI GENERALI
Art. 1: Doveri dei Soci
I Soci (Associati e Tesserati) si impegnano a:
- svolgere la propria attività astenendosi da qualunque comportamento contrario o non conforme alla legge e allo Statuto dell’Associazione;
- sostenere l’attività dell’Associazione evitando comportamenti che possano pregiudicare l’immagine dell’Associazione stessa, dei Soci e dell’attività Istituzionale; sono tenuti a tenere un comportamento, nelle relazioni che essi intrattengono in nome e per conto dell’Associazione con le istituzioni pubbliche e con i soggetti privati, ispirato ai principi dell’autonomia, nel rispetto delle linee di indirizzo fornite dagli organi dell’ente;
- avere nei confronti degli associati un comportamento trasparente e corretto, vigilando sull’eventuale presenza di conflitti di interesse e operando con l’unico fine di massimizzare la crescita dell’ Associazione ;
- mantenere nell’esercizio delle attività Istituzionali un comportamento improntato a criteri di serietà, integrità ed obiettività di giudizio.
- non divulgare a terzi le informazioni di carattere confidenziale acquisite nell’esercizio della propria attività, salvo e nei limiti in cui ne ricevano espressa autorizzazione ovvero nei casi in cui la legge così preveda.
- RISPETTO DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA
- I Destinatari rispettano i diritti fondamentali delle persone tutelandone l’integrità morale e garantendo eguali opportunità.
- Nelle relazioni interne ed esterne non sono ammessi comportamenti che abbiano un contenuto discriminatorio basato su opinioni politiche e sindacali, religione, origini razziali o etniche, nazionalità, età, sesso, orientamento sessuale, stato di salute ed in genere qualsiasi caratteristica intima della persona umana.
- Ciascun Destinatario è tenuto a conoscere il Codice Etico, a contribuire attivamente alla sua attuazione ed a segnalarne eventuali carenze.
SEZIONE II: RAPPORTI CON L’ASSOCIAZIONE
Art. 2: Decisioni dell’Associazione
- Nei rapporti con gli organi dell’Associazione, il Socio deve ispirarsi a rispetto, collaborazione e partecipazione attiva alla vita associativa, astenendosi dal porre in essere comportamenti denigratori, ostruzionistici o in conflitto di interesse nei confronti dell’Associazione.
- Le decisioni legittimamente assunte dall’Associazione devono essere osservate da tutti i Soci, anche se dissenzienti in tutto o in parte sia sul contenuto sia sui fini. Eventuali dissensi devono essere manifestati nelle sedi competenti preIl Socio ha il dovere di collaborare con l’Associazione per l’attuazione delle finalità istituzionali, attenendosi alle linee guida dalla stessa formulate.
- Il Socio non deve utilizzare la propria qualifica di Socio o di componente di un organo dell’Associazione per fini di promozione della propria attività quali, ad esempio, la ricerca di opportunità di lavoro in proprio o la raccolta di fondi.
La Trasparenza nella Contabilità dell’Associazione
L’Associazione promuove la massima trasparenza, affidabilità ed integrità delle informazioni inerenti la contabilità dell’ente. Il sistema amministrativocontabile deve garantire l’attendibilità dei dati contabili, mirando a minimizzare la possibilità di errore e, comunque, a consentire la tempestiva individuazione e correzione.
Ogni operazione e transazione deve essere correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua. Tutte le attività ed operazioni dell’Associazione devono avere una registrazione adeguata e deve essere possibile la verifica del processo di decisione, autorizzazione e di svolgimento.
Per ogni operazione vi deve essere un adeguato supporto documentale al fine di poter procedere, in ogni momento, all’effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni dell’operazione ed individuino chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa.
Le risultanze contabili devono basarsi su informazioni precise e verificabili; ogni scrittura deve consentire di risalire alla relativa operazione gestionale e deve essere accompagnata da una documentazione atta a garantire la preparazione del bilancio e dei rendiconti interni e, di conseguenza, l’aggiornamento dei libri contabili obbligatori, conservata agli atti per i riscontri che si rendessero necessari. In particolare è vietato:
- registrare in contabilità false entrate o uscite economiche, nonché occultare fondi per mezzo di artifici contabili;
- effettuare pagamenti destinati, in tutto od in parte, a scopi diversi da quelli riportati nella documentazione di supporto.
L’elaborazione delle singole scritture contabili deve avvenire in conformità alle valutazioni ed alle classificazioni disposte dalla normativa di competenza, integrata ed interpretata dai principi contabili di riferimento.
Nel caso di valutazioni di elementi economici patrimoniali, la relativa registrazione rispettare i criteri di ragionevolezza e prudenza e la documentazione di supporto dovrà evidenziare chiaramente i criteri applicati nella valutazione. Deve pertanto essere effettuabile la completa tracciabilità contabile e documentale di ogni operazione.
Il sistema informativo contabile deve poter essere implementato con le più adeguate procedure di controllo. I Destinatari che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni o negligenze sono tenuti a riferire i fatti agli Organi Sociali.
I Protocolli, le Procedure Gestionali ed i principi/regole relativi.
L’ente prevede propri protocolli/procedure gestionali e principi e regole ( collegati al Modello ) diretti a prevenire i reati previsti nel Decreto 231.
I protocolli/procedure gestionali regolano lo svolgimento delle principali operazioni in relazione ai requisiti di legittimità, autorizzazione, coerenza, congruità, corretta registrazione e verificabilità, anche sotto il profilo del corretto utilizzo delle risorse finanziarie.
Ogni operazione posta in essere deve essere supportata da una documentazione adeguata, completa ed archiviata correttamente.
La documentazione sarà conservata agli atti in modo da consentire agli organismi verificatori esterni il controllo, l’individuazione dei soggetti che l’hanno, rispettivamente, autorizzata, effettuata, registrata e controllata.
Art. 3: Trasparenza
L’attività del Socio deve essere sempre verificabile ed accertabile con la necessaria trasparenza per comprovarne la conformità alle norme dello Statuto dell’Associazione, del Codice di Comportamento e del presente documento. In caso di controversie il Socio deve prestare la massima collaborazione e disponibilità nel chiarire e dimostrare l’attività svolta.
Art. 4: Concorrenza
Il Socio ha l’obbligo di astenersi dal promuovere, partecipare o realizzare, direttamente o indirettamente, attività in concorrenza con quelle dell’Associazione.
SEZIONE III: RAPPORTI TRA SOCI E TERZI
Art. 5: Soggetti esterni
- Il Socio impronta la propria attività alla massima correttezza e trasparenza nei confronti degli altri soggetti associativi e degli eventuali concorrenti.
- Il Socio deve mantenere nei confronti delle altre Associazioni no profit un comportamento improntato a serietà e collaborazione.
- I rapporti del Socio con gli altri operatori associativi pubblici o privati devono svolgersi con la massima correttezza ed integrità.
- Il Socio deve agire nell’interesse esclusivo della crescita e diffusione dell’associazione, anteponendo l’interesse dell’associazione al proprio e astenendosi dal prestare attività in conflitto di interesse.
Art. 6: Mezzi di informazione
I rapporti con i “mass media” e, più in generale, con gli interlocutori esterni, devono essere tenuti solo da soggetti espressamente delegati. La comunicazione verso l’esterno deve seguire i principi guida della veridicità, correttezza, trasparenza e prudenza, favorendo la conoscenza delle politiche, dei programmi e dei progetti dell’Associazione.
L’informazione verso i mass media, la può effettuare il Presidente o suo delegato e deve essere accurata, coordinata e coerente con i principi e le politiche
dell’A s so c i a z i o n e , deve rispettare le leggi, le regole, e le pratiche di condotta stabilite dal presente codice di condotta.; deve essere realizzata con chiarezza e trasparenza.
- Nei rapporti con i mezzi di informazione, il Socio deve usare linguaggio e comportamenti improntati a cautela e moderazione al fine di evitare ogni ingiustificato o inopportuno allarme o erronea interpretazione da parte dell’opinione pubblica su fatti e opinioni inerenti l’attività Istituzionale.
- Il Socio deve avere cura che la pubblicazione di stralci di sue opinioni o giudizi su temi rilevanti per l’Associazione risulti adeguatamente circostanziata.
- Il Socio non deve divulgare al pubblico dati o notizie ottenuti in riunioni riservate dell’Associazione nelle quali i rappresentanti di mezzi di informazione non siano stati ammessi per scelta dell’Associazione.
Art. 7: Regali, omaggi e altre utilità
I Soci si impegnano a:
- non promettere, erogare o ricevere favori e/o benefici finalizzati ad ottenere vantaggi impropri;
- non ricevere da terzi e non erogare a terzi utilità, somme e/o regali, diversi dalle donazioni e dagli omaggi d’uso di modico valore, che possano in qualche modo indurre il beneficiario a compiere scelte non in linea con l’osservanza dello Statuto o a tenere comportamenti in contrasto con gli interessi Istituzionali .
Art. 8: Obbligo di riservatezza
- Il Socio si obbliga a rispettare il principio di riservatezza con riferimento a qualsiasi notizia, dato o informazione di carattere confidenziale o privilegiato di cui egli sia in possesso in ragione della sua attività di socio o tesserato..
- Il Socio che acquisisce un’informazione di carattere confidenziale o comunque ne disponga in ragione della sua funzione non può comunicarla a terzi, salvo nel caso in cui tale comunicazione sia necessaria per adempiere ai propri doveri di legge.
- La violazione dei doveri di riservatezza da parte dei Destinatari inficia gravemente il rapporto fiduciario e può determinare l’applicazione di sanzioni disciplinari o contrattuali.
- Quando previsto dalla legge o quando necessario, l’Associazione fornisce in modo tempestivo e completo le informazioni, i chiarimenti, i dati e la documentazione richiesta, ai Fornitori, Pubblica Amministrazione, Enti privati, Istituzioni ed altre parti interessate nell’ambito delle rispettive funzioni.
I Principi relativi alla salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro
a)L’ente garantisce l’integrità fisica e morale dei suoi soci, tesserati o collaboratori e condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e de g l i ambienti di lavoro sicuri
e salubri, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e protezione dei lavoratori.
SEZIONE IV: COMPORTAMENTO DEI SOCI
Art. 9: Rapporti tra Soci
- Nei rapporti con i membri dell’Associazione il Socio deve mantenere un comportamento ispirato a correttezza e lealtà, evitando in particolare di strumentalizzare la propria appartenenza all’Associazione a fini concorrenziali.
- I Soci devono astenersi dal mettere in atto comportamenti e assumere atteggiamenti che abusino della buona fede degli altri membri dell’Associazione.
- I Soci devono rispettare, in tutti gli ambiti di confronto, le opinioni espresse dagli altri Soci. Ogni motivo di critica deve essere espresso direttamente all’interessato ovvero, ricorrendone i presupposti, all’Associazione, nella persona del suo legale
- È vietata qualsiasi pubblica manifestazione a carattere denigratorio nei riguardi dell’operato di altri Soci.
Art. 10: Controversie tra Soci
Eventuali controversie tra i Soci relative al mancato rispetto dei principi del presente documento dovranno essere risolte attraverso l’intervento del “Consiglio Direttivo” dell’Associazione.
Art. 11: Rapporti con i collaboratori
Il Socio deve informare i propri collaboratori circa i principi del Codice di Comportamento e del presente documento ai quali è vincolato e ne fornisce loro copia; egli deve inoltre adoperarsi per quanto possibile affinché i collaboratori rispettino tali principi.
Aggiornamento
Il Codice Etico può essere modificato ed integrato con delibera dell’Organo Direttivo.